domenica 2 dicembre 2012

Vivere in un paradiso fiscale e non saperlo

Qualcuno dei miei concittadini si è mai accorto che Trieste è considerata un paradiso fiscale?
No? Lo sapevo... neppure io.
La metà abbondante del mio reddito se ne va in tasse, non pago un centesimo in meno di tasse rispetto a qualsiasi altro cittadino italiano, eppure vivo in un "paradiso fiscale"...

In cosa consisteranno queste fantomatiche agevolazioni che rendono Trieste un "paradiso fiscale"?

I riferimenti in rete sono tanti, e Trieste viene accomunata nientemeno che a Campione d'Italia::

http://www.taxjustice.net/cms/upload/pdf/Identifying_Tax_Havens_Jul_07.pdf

http://books.google.it/books?id=qZnjSGRmYq0C&lpg=PA7&ots=xEh_y4z-09&dq=tax%20havens%20trieste&hl=it&pg=PA3#v=onepage&q=tax%20havens%20trieste&f=false

L'indizio più preciso ce lo dà questa pubblicazione:

IL COORDINAMENTO DELLA TASSAZIONE DEI REDDITI D’IMPRESA NELL’UNIONE EUROPEA, di Giovanni Rolle, Anna Ruocco e Piergiorgio Valente

 Un Gruppo di esperti (incaricato dal Consiglio Ecofin del 9 marzo 1998) sotto la presidenza del Ragioniere Generale del Tesoro britannico Dawn Primarolo ha preparato un Rapporto (esaminato dal Consiglio Ecofin del 28 febbraio 2000) nel quale sono elencate le misure fiscali vigenti in ciascun Stato membro considerate dannose nella prospettiva della concorrenza fiscale internazionale. Per l'Italia l'unica misura ritenuta dannosa è quella relativa alle agevolazioni concesse alle imprese che svolgono servizi finanziari e assicurativi nella zona off-shore di Trieste


Quindi, non solo vivo in un paradiso fiscale, ma addirittura in un "paradiso fiscale dannoso" (ne esistono di non dannosi?).
E le agevolazioni, guardacaso, riguardano le imprese che svolgono servizi finanziari ed assicurativi...

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